amagnetimarelli

Negli ultimi due anni e mezzo non ho avuto la televisione.

Non posso dire che non mi mancasse giacché vi ero abituata ma alla fine apprezzavo il tempo passato a fare altre cose.

Da febbraio sono tornata in Veneto dalla Toscana per lavoraren (solo per lavorare la casa rimane in Toscana) e, udite udite, sono temporaneamente sono andata da mia madre.

Ora mia madre, che meriterebbe non un post a parte ma un compendio, essendo anziana ha la tv e la guarda. Non in modo passivo a dire il vero.

Sostanzialmente le guarda: canali RAI, Giallo, Top Crime, la7 e Iris. Dunque ho ripreso a guardare la tv (sostanzialmente serie televisive) e la PUBBLICITA’.

Alla pubblicità mi ero totalmente disabituata e quando mi capitava di vederla mi saltava subito agli occhi la totale SCEMENZA della cosa.

Ma sono due tipi di pubblicità che mi fanno uscire dai gangheri.

La pubblicità “aulica” e quella ” disinfettante”.

La pubblicità “aulica” solitamente si riferisce a prodotti tecnologici e viaggi.

Inizia con una musica molto struggente, una voce suadente e ti spiega esattamente come quello venduto non è un prodotto ma un servizio, un servizio per farti stare bene,

“Noi non siamo un prodotto, oramai siamo parte della tua vita e senza di noi non puoi esistere”.

Vogliono farti commuovere: “oooh che bello l’anniversario dei nonni tutti riuniti attorno al tablet a guardare cazzate invece di chiedere ai vecchietti come stanno”; “oooh che bello farò millemilafoto inutili del posto dove sono invece di sedermi e sentire che profumo c’è”; “oh che bello quest’hotel romanticissimo, con piscina, nel centro della città dove finalmente sono felice e quando torno a casa mi impicco”.

Le pubblicità “disinfettanti” si basano invece sulla paura: “Nel tuo water ci sono i germi!”

Ma no, ma dai? Ci cago secondo te cosa ci sarà? Mica ci mangio dentro.

Metti a fare la pasta nel disinfettante che ti fa bene; qualsiasi superficie dev’essere perfettamente disinfettata sennò il tuo bambino lo attaccano i batteri.

Poi lo porti in spiaggia un giorno e sta a casa una settimana col cagotto.

A dire il vero mi urtano in maniera qualunquista anche le pubblicità dei gestori di energia coi testimonial famosi.

Perché loro hanno bisogno di risparmiare, loro.

Mi chiedo ma siamo veramente così cretini che andiamo a comprare dopo che queste pubblicità ci prendono per il culo in maniera così eclatante?

La risposta la so, è dentro di me e stavolta non è sbagliata (semicit.):

SI’.

p.s.

Sull’immagine della donna in pubblicità non scrivo, ci pensano già egregiamente qua http://pinterest.com/robertamilano/immagine-della-donna-in-pubblicit%C3%A0/