Tra le occupazioni di una donna disoccupata che non ha problemi di mettere assieme il pranzo con la cena prende sicuramente piede quella di vedere le varie serie tv.
Non discuti sui gusti personali, personalmente guardo delle serie molto interessanti (tra cui ultimamente Misfits, centellino Gravity o miniserie come Sherlock) ma per passare il tempo o ascolto musica o guardo un episodio dopo l’altro di serie che non richiedano troppa attenzione come ad esempio i “procedural” (non impegnano particolarmente la testa e non esigono che li guardi da cima a fondo, puoi fare altro, come faccio io, e loro vanno dritti fino alla fine)
Nella vecchia casa, quando condividevo con le ragazze erano un appuntamento imperdibile i vari C.S.I. o Criminal Minds. Ora che vivo in Toscana e non ho la tv mi sono persa circa 3 serie di ognuno e così sono andata a recuperare per scoprire che le trame si assomigliano un po’ tutte.
In ognuna di queste serie di genere “crime” c’è almeno un episodio in cui c’è:
omicidio di un tipo stronzo: è stata una donna fighissima che una volta era una cicciona che lui ha umiliato (che dieta fai? cazzo dalla anche a me!);
tutti in coro cantano “Piano Man” di Billy Joel;
omicidio durante un incendio per riscuotere l’eventuale assicurazione in cui muore per sbaglio un membro della famiglia che non sarebbe dovuto essere lì in quel momento;
omicidio in Afghanistan o Iraq mascherato per coprire il fuoco amico o tresche di droga o oggetti d’antiquariato;
episodio ambientato con un finto cantante o gruppo famoso nella realtà parallela della serie (al famoso in questione fanno cantare delle canzoni che se ci pensi sono molto meglio di quelle che passano in radio oggi);
uno dei protagonisti va in carcere per parlare con un serial killer catturato in precedenza perché fuori dal carcere c’è un imitatore (Il Silenzio degli Innocenti come se piovesse);
gruppo di animalisti violentissimi che sicuramente uccidono qualcuno perché non smaltisce correttamente i rifiuti;
omicidio di un uomo durante la rivisitazione della guerra di secessione quindi la pistola non sarà caricata a salve!;
bombe su automobili in cui il protagonista doveva salire ma su cui per un imprevisto non sale rimanendo però coinvolto nell’esplosione in maniera marginale;
recupero di opere saccheggiate dai nazisti in mano ad un appartenente alla comunità ebraica che poi si scopre essere un ex SS;
agente della narcotici sotto copertura che diventa drogato e quindi la moglie lo uccide perché non era più lui.
In tutto questo la confusione aumenta quando guardi tre serie differenti e lo stesso attore ricopre rispettivamente il ruolo di: poliziotto, psicopatico, poliziotto.
Ok, mi devo trovare un lavoro.
I.
Le serie ammmericane sono il mio pane quotidiano…quando cominci a vederne qualcuna che ti prende, puoi anche lavorare 12 ore al giorno, non ci sono c****i 😉
Io preferisco quelle drammatiche/sentimentali…i polizieschi non mi hanno mai attirato, sarà che sono cresciuta a telenovelas argentine 😉
ecco le telenovelas non le ho mai viste!! i criminal mi prendono parecchio però ad esempio mi sono vista 3 stagioni di Private Practice in una settimana. Entri talmente dentro alla storia, ti affezioni ai personaggi che poi ti pare brutto aspettare un episodio a settimana!
Amica, il problema è proprio quello: ti affezioni ai personaggi. The Closer, The mentalis, NCIS, Criminal Minds. Senza tralasciare Sophie Paquin.
Avere Mediaset Premium nuoce gravemente alla vita di coppia. Ma ho smesso.
Ora ho occhi solo per Alessandro Borghese, su Real Time.
Amica vedo che il problema è condiviso…..
È quando comincerai a cercare le vecchie stagioni de “L’ispettore Derrick” che dovrai veramente preoccuparti, Isa…
oh Ale…no beh non credo di arrivarci all’Ispettore Derrick!!! (è veramente deprimente)
Tiè! 😛
ahah bastardo!!
io cerco ancora qualcuno che mi insegni – oltre a nuotare – a guardare i telefilm.
solo con Twin Peaks m’è riuscito di arrivare alla fine.
ok quando hai tempo libero passa da casa che ti si insegna a fare entrambe le cose!
ok, non sono grosso. ma che caspita di vasca avete?
Ovvia ti sì porta al mare!!
:)) e adesso dimmi che l’appartenente alla comunità ebraica (finto) faceva l’orologiaio e io ti amerò! 😀
Ovvio! E l’ha insegnato anche al figlio cresciuto osservantissimo !!!